Riforma del Catasto, in attesa dell’algoritmo un incontro a Ivrea sui tributi che verranno

wpid-piano-casa.jpgPubblicato il primo dei decreti attuativi per la riforma del catasto fabbricati con la composizione delle commissioni censuarie (decreto legislativo 17 dicembre 2014 n.198), si attende ora il secondo step della revisione con l’emanazione del decreto per la determinazione degli algoritmi catastali, ossia quelle funzioni statistiche che serviranno come strumenti operativi per determinare le nuove rendite catastali degli immobili e quindi per il calcolo delle imposte sulla casa: dall’IMU alla TASI per passare, forse nel 2016, alla ancora fumosa Local Tax

L’occasione per parlarne e per illustrare a rappresentati degli enti locali, tecnici e cittadini le novità in cantiere sarà il prossimo 26 gennaio a Ivrea, nell’ambito di un ciclo di appuntamenti divulgativi su tutto il territorio nazionale, iniziato già nel 2014, per informare professionisti e contribuenti su di una materia in costante aggiornamento.

L’appuntamento è in Sala Santa Marta, alle ore 21.00 con un incontro informativo, importante occasione di confronto su un tema di estremo interesse come il pagamento dei tributi.

All’incontro parteciperanno il Senatore Mauro Maria Marino, presidente della VI commissione finanze e tesoro del Senato, il sindaco di Ivrea Carlo della Pepa, e Mirco Mion, Presidente dell’Associazione dei Geometri Fiscalisti (Agefis). A presiedere l’incontro sarà Dario Omenetto. Appare subito evidente, quindi, come la revisione del Catasto avrà ripercussioni significative sulle finanze dei cittadini: lo scopo della riforma è proprio quello di eliminare, o almeno ridurre al minimo, le attuali iniquità. Oggi, infatti, spesso accade che paghi molto chi ha poco e poco chi ha molto. Con la riforma del catasto si dovrà arrivare ad una situazione di maggiore equità, allineando le rendite catastali ai reali valori degli immobili, per far sì che ogni proprietario di immobili paghi per ciò che realmente possiede. Solamente attraverso una reale collaborazione fra i protagonisti della riforma si potrà raggiungere l’obiettivo dell’equità fiscale in tempi ragionevolmente brevi. E quindi la partecipazione attiva degli enti locali, profondi conoscitori della realtà immobiliare del territorio, e dei professionisti tecnici, geometri in primis, si rivelerà indispensabile. È palese, poi, come la riforma del sistema di riscossione dei tributi e quella, tanto attesa, del Catasto ricopriranno un ruolo centrale nell’organizzazione e nell’assetto futuro delle amministrazioni locali, e nello specifico dei Comuni, oltre alle ripercussioni già sottolineate sulle risorse delle famiglie.

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